Maddalena Gretel Cammelli (PhD Anthropology) è Professoressa associata di antropologia culturale presso il Dipartimento Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, dove è anche Principal Investigator del progetto europeo ERC Starting Grant The world behind a word. An anthropological exploration of fascist practices and meanings among European youth (F-WORD), iniziato nel maggio 2023.
Ha conseguito la laurea triennale in Antropologia Culturale nel 2006 presso l’Università di Bologna, la laurea specialistica in Anthropologie Sociale et Ethnologie nel 2008 presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales EHESS di Parigi e il dottorato di ricerca in Anthropologie Sociale et Ethnologie e in Antropologia ed Epistemologia della Complessità in cotutela tra l’EHESS di Parigi e l’Università di Bergamo nel 2014. Ha svolto ricerca post-dottorale presso il Max Planck Institute for Social Anthropology (Halle/Saale, Germania) nel 2016, e presso l’Università di Bologna dal 2017 come assegnista di ricerca e professoressa a contratto.
Ha lavorato tra il 2014 e il 2016 nel sistema di accoglienza per richiedenti asilo in Italia, per poi partecipare alla co-progettazione del Master in Educatore nell’accoglienza e inclusione di migranti, richiedenti asilo e rifugiati presso l’Università di Bologna, di cui è membro del comitato scientifico e docente.
I suoi campi di ricerca spaziano tra l’antropologia politica e dei movimenti sociali, l’antropologia del fascismo e l’etnografia del neo-fascismo, il razzismo e l’impatto della gestione emergenziale dei processi migratori nei territori.
Ha studiato i movimenti contadini sorti negli anni ’90 in India per difendere l’autonomia alimentare, compiendo ricerca sul campo nella regione Himalayana nel 2007 per la tesi di laurea specialistica.
Si è concentrata poi sull’emergere di sentimenti e culture politiche legate alla riappropriazione del passato fascista nell’Italia contemporanea, svolgendo ricerca etnografica tra i militanti neo-fascisti a partire dal 2010 a Roma. Questa ricerca è confluita nella tesi di dottorato Millennial Fascism: Contribution à une anthropologie du fascisme du troisième millénaire/ Millennial Fascism: contributo a un’antropologia del fascismo del terzo millennio discussa nel 2014. Da questo lavoro è tratta la monografia in italiano Fascisti del terzo millennio: per un’antropologia di CasaPound (OmbreCorte 2015), e un’ulteriore versione aggiornata in francese Fascistes du troisième millénaire. Un phénomène Italien? (Mimèsis 2017).
A partire dal 2015 si occupa anche dell’impatto dei Centri di Accoglienza Straordinari per richiedenti asilo nei territori e della relazione tra la gestione emergenziale dei processi migratori e il diffondersi di sentimenti di ostilità verso le persone migranti.
Dal 2018 inizia a collaborare con la compagnia di teatro italo-belga bolognaprocess in qualità di consulente per lo spettacolo EXTREME/MALECANE, che affronta la tematica della diffusione culturale del neo-fascismo tra i giovani nell’Europa di oggi. L’incontro pubblico One to one con la regista della compagnia Paola Pisciottano presso la Bellone-Maison du Spectacle a Bruxelles nel 2018 è stato il preludio alla residenza di scrittura per la realizzazione dello spettacolo-conferenza EXTREME/MALECANE-Méthodes et Anticorps andato in scena presso il Theatre National de Wallonie/Bruxelles nel 2019.
Dal 2015 è stata invitata a contribuire a conferenze scientifiche, dibattiti e presentazioni a proposito della diffusione del fascismo nell’Europa contemporanea in decine di Università, biblioteche, centri culturali e librerie in Europa e negli Stati Uniti.
Parla, legge e scrive in italiano, inglese e francese.